Attualmente il riciclaggio dell’argento rappresenta solo il 20% della produzione globale annuale. Nonostante il suo riciclo sia redditizio, il suo uso in piccole quantità sparse in una moltitudine di applicazioni rende difficile la raccolta per il riciclaggio, sempre più fondamentale in vista della chiusura delle miniere nel prossimo futuro.
L’argento è ovunque, ma è invisibile
Quando parliamo dell’argento è facile pensare ai gioielli ed ai lingotti ma spesso ci si dimentica della gran quantità usata nell’industria. Nel XX secolo il suo utilizzo era limitato ora invece si è decisamente ampliato, interessando l’elettronica, come conduttore, l’industria chimica, l’industria medica e tessile sotto forma di nanoparticelle battericide. L’industria ha consumato nel 2013 il 60% della produzione mondiale dell’argento. Una parte di questo argento potrà essere riciclata in una maniera o nell’altra un giorno, un’altra parte invece no essendo stata utilizzata in campo tessile, medico o chimico.
Il riciclo dell’argento “produce” circa 5000 tonnellate ad anno, contro una produzione totale di oltre 20000 tonnellate, la gran parte estratta dalle miniere. Solo il 40% della produzione totale proviene effettivamente da miniere di argento, il resto dall’estrazione di piombo, zinco o rame. L’argento che proviene dalle miniere di piombo, zinco o rame dipende però dalla domanda mondiale di quest’ultimi, fluttuante, che provoca a volte un calo della produzione.
Una fine annunciata
Anche se la produzione annuale di argento ha smesso di crescere da più di un decennio, come dimostrato dal The Silver Institute, il corso dell’argento invece non smette di aumentare e dovrebbe continuare a farlo anche nel prossimo futuro, in virtù dell’aumento della domanda globale che ha generato un deficit di 3000 tonnellate nel 2013. È difficile ipotizzare una data per l’esaurimento totale dell’argento minerario, la crescita del corso ha rilanciato lo sfruttamento delle miniere considerate come poco redditizie, la fine delle miniere di argento invece è prevista tra qualche decennio.
Una scadenza che ha reso la filiera del riciclaggio sempre più efficiente in moda da rispondere ai bisogni dell’industria, degli investitori e della gioielleria, tre settori che rappresentano il 90% della domanda globale. L’aumento del prezzo del metallo dovrebbe ulteriormente spingere verso il perfezionamento la filiera del riciclaggio nei prossimi anni.
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